Come saranno il mezzo e l’infrastruttura?
Come sarà la sede tranviaria?
Il tram viaggerà
per circa il 90% del suo percorso su sede
riservata e senza ostacoli. Oltre al tram la circolazione in questa sede sarà consentita solo ai mezzi di emergenza
e soccorso.
Questa è una delle più importanti differenze tra il tram e gli altri mezzi.
Questa caratteristica, aggiunta alle specifiche tecniche del mezzo, rendono il
tram estremamente regolare nel servizio,
puntuale nei tempi, nonché confortevole e sicuro, in quanto le
accelerazioni e le frenate saranno graduali e praticamente mai improvvise.
Solo in pochi punti lungo la linea rossa (Ponte sulla Ferrovia a Borgo Panigale – ultimo tratto di via San Felice e via Ugo Bassi – un tratto di Via San Donato) a causa della dimensione ridotta della sezione stradale, il tram condividerà la sua sede con gli altri mezzi pubblici e privati.
Il tram viaggerà quindi prevalentemente su un “marcia-tram”, ovvero una sede rialzata di 5-7 cm, che nel garantire la permeabilità trasversale dell’intera sezione stradale, permetterà altresì di differenziare inequivocabilmente la sede tranviaria dalle altre corsie stradali.
Non verranno collocate barriere di separazione tra la sede tranviaria e i restanti spazi delle sezione disponibile.


Come saranno le fermate?
Le fermate saranno parallele alla linea tranviaria, poste in alcuni casi a lato dei binari, in altri in posizione centrale tra i due binari di progetto.
L’accesso sarà garantito attraverso due passaggi pedonali (dotati di rampe di lieve pendenza) posti alle due testate della fermata, che consentiranno cosi l’accesso con facilità a tutti gli utenti.

L’accessibilità del tram viene garantita dalla continuità tra la pavimentazione e il piano ribassato del mezzo, al quale si potrà accedere senza interruzioni nè ostacoli.

Gli attraversamenti pedonali saranno sicuri?
La sede tranviaria potrà essere agevolmente attraversata dai pedoni, come una qualsiasi strada, utilizzando gli appositi attraversamenti pedonali regolati dai semafori.
In corrispondenza di tali attraversamenti non esisterà differenza di quota tra la sede tranviaria e la sezione stradale.

Si potrà attraversare la sede tranviaria con altri mezzi?
L'attraversamento trasversale dei tratti di sede tranviaria riservata verrà consentito agli altri mezzi, regolando i punti di intersezione tramite impianti semaforici. Al tram sarà riservata la priorità semaforica. Quindi all'arrivo del tram il semaforo diventa rosso per gli altri mezzi.
Tutti i passi carrabili esistenti oggi saranno integrati nel progetto della tranvia e verranno regolati con un piccolo impianto semaforico, per permettere così l’attraversamento della sede tranviaria in totale sicurezza.


Come si viaggerà sulla tranvia?
I tram moderni sono mezzi estremamente accessibili e grazie alle loro caratteristiche tecniche, permetteranno a tutte le persone di viaggiare in modo sicuro e confortevole.
Il Tram è un mezzo che permette indipendenza e conferisce sicurezza alle persone anziane, ai genitori che viaggiano da soli con passeggini e alle persone con difficoltà motorie.

Grazie al fatto che non compie brusche frenate, il tram permetterà agli utenti di approfittare dello spostamento per svolgere altre attività: leggere, utilizzare il cellulare, godersi la città fuori dal finestrino e socializzare in completa sicurezza.
Il tram disporrà di porte su entrambi i lati del mezzo, consentendo un'agevole entrata e uscita alle persone e la possibilità di disporre le fermate a destra o a sinistra della linea a seconda del contesto.

Alcune strade sono troppo strette per il passaggio sia del tram che dei mezzi su gomma?
A seconda delle dimensioni della sezione stradale, il progetto prevede specifiche e differenti configurazioni.
Nella maggior parte del tracciato, entrambi i sensi di marcia della tranvia viaggeranno nella carreggiata stradale parallelamente alle corsie delle macchine e alle piste ciclabili.
In alcuni casi specifici invece l’assetto stradale avrà una conformazione diversa:
in due brevi tratti (San Felice – Riva Reno e Matteotti – Ferrarese) i due sensi di marcia della tranvia percorreranno assi stradali diversi (quindi le strade saranno interessate dalla realizzazione di un solo binario in una sola direzione);
in altri brevi tratti, il tram viaggerà in sede promiscua con il traffico privato;
In un unico caso invece (il ponte lungo) la sede tranviaria avrà un unico binario con senso unico di marcia alternato.
In tutti i casi, la sezione stradale verrà progettata totalmente da facciata a facciata, con l’obiettivo di riqualificare lo spazio pubblico nella sua totalità e valorizzare e promuovere la mobilità attiva: camminare e andare in bicicletta.

Ci sarà un aumento del rumore e delle vibrazioni?
Le vibrazioni trasmesse agli edifici circostanti dai mezzi pesanti su gomma, sono maggiori rispetto a quelle trasmesse dai veicoli su rotaie, nei quali vengono adottate adeguate misure sui due sistemi che generano il fenomeno: l’armamento (binari e platea di calcestruzzo) e le vetture.
Per ridurre al minimo il fenomeno della trasmissione di rumore e vibrazioni generate dal contatto tra ruota e rotaia, viene utilizzato un sistema di armamento denominato ERS (Embedded Rail System): le rotaie - prive di attacchi - sono avvolte in una massa di resina elastica, che le isola dalla piattaforma in calcestruzzo. Questa, a sua volta, nei tratti dove l’abbattimento delle vibrazioni deve essere più elevato, è dotata di un sottostante materassino elastico che assorbe le vibrazioni, impedendone la trasmissione al terreno.
Va anche evidenziato che le sollecitazioni trasmesse a livello di carico sul terreno dalla vettura tranviaria sono minori di quelle generate dalle vetture su gomma , grazie all'effetto di distribuzione prodotto dai binari e dalla sottostante platea.
Per quanto riguarda il rumore generato dal tram va tenuto presente che si tratta di un mezzo estremamente silenzioso. Possibili problemi di rumore possono verificarsi a causa dello stridio delle ruote in corrispondenza di curve o scambi: per ovviare a tale fenomeno vengono predisposti lungo la linea e sui veicoli dei dispositivi ungibordo che lubrificano il contatto tra ruota e rotaia.Alcuni tram di ultima generazione possono inoltre utilizzare ruote indipendenti, che riducono ulteriormente i fenomeni di frizione tra ruota e rotaia in curva.


I mezzi di emergenza possono percorrere la sede tranviaria?
In regime normale, i mezzi di emergenza percorreranno la carreggiata stradale.
In caso di necessità, tuttavia, la sede tranviaria potrà essere utilizzata come sede preferenziale per consentire il passaggio ai mezzi di emergenza e soccorso.
Per accedere alla sede tranviaria i mezzi di soccorso potranno usare tutti i punti in cui questa si trova alla stessa quota della sede stradale, come gli incroci o i passi carrai; oppure potranno salire direttamente sul marcia tram. Muovendosi lungo la tranvia potranno sorpassare facilmente i tram come fanno oggi con altri mezzi.
Quando il conducente del tram sentirà e vedrà il mezzo di soccorso procedere lungo la sede tranviaria, essendo quella tranviaria una marcia “a vista” completamente controllata dal conducente, arresterà il moto del mezzo aspettando che la sede venga liberata dal mezzo di emergenza.

Ci sono punti di collegamento tra i due binari?
Il progetto prevede appositi punti di “collegamento” tra i binari, dislocati lungo tutta la linea mediamente ogni 2,5 km, attraverso i quali, in caso di effettivo impedimento lungo la linea, il conducente del tram potrà effettuare corse “barrate”. Il mezzo ha due cabine di guida poste su entrambe le estremità, dunque il conducente, se necessario, avrà la possibilità di cambiare direzione di marcia ed eseguire eventuali manovre.

Il progetto prevede una riqualificazione dello spazio pubblico?
Con l’obiettivo complessivo di incrementare la qualità dello spazio urbano nel suo complesso, il progetto prevede di intervenire lungo il tracciato della prima linea tranviaria, sulla totalità della sezione stradale “da facciata a facciata”, rendendo così più accessibile, funzionale ed esteticamente bello lo spazio pubblico.

Il progetto sarà quindi l’occasione per intervenire in maniera significativa su alcuni ambiti e spazi adiacenti alla linea rossa, (come ad esempio su Via Persicetana e Villaggio INA, Via Riva di Reno, Via Indipendenza, Porta San Felice,Viale Aldo Moro, Quartiere Pilastro) per i quali, il progetto interverrà in maniera più complessa con interventi architettonici di riqualificazione dello spazio pubblico, finalizzati a integrare al meglio la nuova infrastruttura con gli ambiti attraversati, incrementando la qualità e la quantità di aree pedonali, parchi, giardini ed in generale di spazi pubblici fruibili.

Infine, non è da sottovalutare il riassetto dei sottoservizi presenti lungo l’asse stradale: la necessità di non avere alcuna utenza sotto la nuova sede tranviaria comporterà lo spostamento e quindi l’ammodernamento delle utenze pubbliche principali, con beneficio complessivo degli utenti che potranno così scongiurare interruzioni dovuti al mal funzionamento di utenze ormai vetuste e talvolta in cattivo stato di conservazione.
Apri il contenuto completoIl tram sarà alimentato tramite linea aerea di contatto?
Il nuovo sistema tranviario è stato progettato fruendo delle più innovative e collaudate tecnologie disponibili ad oggi sul mercato. Questa particolare attenzione permetterà al nuovo Tram, nel tratto compreso tra Porta San Felice e fino alla fermata prevista dopo il Ponte Matteotti di attraversare il centro storico di Bologna con alimentazione a batteria e quindi senza la necessità di prevedere la linea aerea di contatto. Questa soluzione, permetterà alla linea di impattare visivamente al minimo sul delicato contesto storico architettonico della città.

